Flessibilità del sonar FALCON
Operatività con base acustica concava
1) Generalità
Lo studio del sonar FALCON, illustrato ampiamente in p4 e in altre pagine, è rivolto esclusivamente alla
realizzazione di un sonar di emergenza da installare su sommergibili dotati di basi acustiche
circolari, sia con distribuzione degli idrofoni sui 360°, sia con distribuzione degli idrofoni in un arco
inferiore a 360°, e, con alcune limitazioni nel settore di scoperta, è utilizzabile per la
sicurezza del battello anche con basi conformi al profilo dello scafo.
Trattasi in tutti i casi di basi acustiche di tipo convesso in uso sui sommergibili.
La flessibilità del processo FALCON consente l'impiego di tale sonar anche nelle configurazioni
di basi concave, quali potrebbero essere le cortine idrofoniche per la difesa dei porti:
questo è il tema esposto in questa pagina per la lettura del quale si consiglia, in via preliminare,
un attento esame dello studio originale del FALCON illustrato in p4.
2) Formazione del fascio acustico su basi convesse
Sintetizziamo quanto già esposto in p4 per la costruzione dei fasci acustici del FALCON
al fine di estrapolare quanto è valido per basi convesse nei casi da basi concave.
Un fascio acustico per basi convesse si genera secondo lo schema riportato in figura 1,
questa illustra, in via di principio, il processo di correlazione FALCON implementato nel software
di gestione delle matrici di conversione ( si veda p4 ):
Il processo matematico è espresso dalla seguente funzione che mostra la variabilità
di un fascio preformato FALCON in funzione dell'angolo "alfa" di provenienza del suono emesso
dl bersaglio (funzione 1):
dove ciascun addendo è computato con l'espressione (funzione 2):
Nel caso specifico le funzioni sono calcolate per una base circolare con le seguenti caratteristiche:
Dalla geometria illustrata in figura 1 e dalla (funzione 1) che esprime la variabilità del fascio
preformato FALCON discende quanto sarà esposto nel paragrafo seguente.
3)Una base acustica concava
Un profilo di base idrofonica concava, tra i molteplici possibili, è tracciato in figura 2
e rappresenta una cortina di sensori acustici sistemata a sorveglianza del tratto di costa
colorato in verde:
In figura 2a, similmente a figura 1, è mostrato lo schema di principio per la formazione di un
fascio acustico in correlazione per base concava:
Le coppie d'idrofoni delegate alla formazione dei singoli fasci di scoperta sono
mostrate in figura 3, la figura evidenzia il fatto che anche in questa particolare geometria
si possono ritrovare le 4 coppie di sensori ai quali applicare la filosofia FALCON dato che
per questa non esiste alcuna differenza se il profilo della base è convesso o concavo:
In figura 3, dato il numero limitato di sensori idrofonici, s'individuano soltanto tre fasci
costituiti ciascuno da 4 coppie di elementi:
Le coppie e la direzione ad esse normale tracciate in rosso -direzione del fascio sull'asse della base-
Le coppie e la direzione ad esse normale tracciate in blu -direzione del fascio a destra dell'asse della base-
Le coppie e la direzione ad esse normale tracciate in verde -direzione del fascio a sinistra dell'asse della base-
Il numero dei fasci acustici di una base concava, così come per le basi convesse, è determinato
dal numero dei sensori idrofonici e dalla precisione richiesta.
4)Confronto tra basi convesse e concave
Un confronto tra caratteristiche funzionali tra i due tipi di basi è fondamentale:
Ciascuna coppia di sensori della base concava è definita dalla (funzione 2) così come lo è ciascuna
coppia di sensori della base convessa; infatti è indifferente che la coppia sia sistemata
su di una base o sull'altra.
La somma delle 4 funzioni di correlazione della base concava scaturisce dalla (funzione 1) così come
la somma delle 4 funzioni di correlazione della base convessa.
Il FALCON quindi costruisce i fasci acustici nell'identico modo per le due conformazioni
delle basi.
Dato che gli algoritmi di calcolo sono identici per le due configurazioni delle basi anche la
matrice di conversione riportata a pagina 14 di p4 è identica nei due casi con l'intero
processo d'integrazione ed elaborazione dati; ciò, naturalmente, se le due configurazioni
utilizzano 4 coppie di sensori per ciascun fascio.
Se le due configurazioni sono circolari il rilevamento angolare è sempre secondo i raggi
che si scostano dall'asse passante per il centro così come mostrano le figure 4a-4b:
5)Sul numero degli idrofoni della base concava
Se l'impiego della base è simile a quello mostrato in figura 2 è probabile che il numero
dei sensori richiesto sia superire ai 18 del FALCON originale studiato per basi cilindriche;
questa difficoltà è facilmente superabile con l'impostazione dell'hardware, con l'adozione di
tabelle di conversione strutturate per coppie d'idrofoni multiple di 4 utilizzando
matrici da 16 o 32 bit, con aggiustamenti del software, tutto ciò sempre secondo la filosofia
che caratterizza la correlazione FALCON.
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