SONAR-INFO-p142
Sul rumore dei semoventi marini
La cavitazione
1) Generalità 2) Fenomeno della cavitazione 3) Lo spettro del rumore di cavitazione delle eliche 4) Indicativamente il livello di pressione della cavitazione
La più importante componente del rumore ambientale marino, che costituisce l'oggetto
della seguente pagina, è attribuibile al fenomeno della cavitazione; esso esplica incisiva
influenza anche sull'intensità del rumore irradiato all'esterno da semoventi marini sia di
superficie che subacquei nonché sul rumore che, dall'interno di tali semoventi, si rileva a
mezzo delle apparecchiature di scoperta attive e passive sugli stessi installate.
E' ben noto, altresì, che il fenomeno della cavitazione limita il valore della intensità
acustica massima ammissibile sulla superficie attiva dei generatori di suono subacqueo
destinati sia alla scoperta che alle comunicazioni bilaterali di tipo telegrafico e telefonico.
La cavitazione ha importanza anche sotto molti altri aspetti che prescindono dalle manifestazioni
e dalle applicazioni di carattere acustico-subacqueo: è noto infatti che sulle superfici di
organi meccanici, quali pale di eliche, di turbine idrauliche e pompe centrifughe ed in
genere di corpi mobili entro liquidi, alle alte velocità si manifestano fenomeni di cavitazione
e si verificano conseguentemente fenomeni di erosione capaci di determinarne entro breve tempo
l'usura.
Sul fenomeno della cavitazione, sul meccanismo attraverso il quale esso si genera, sugli elementi
che lo influenzano, sugli effetti e sulle applicazioni che da esso derivano esiste una
vastissima letteratura ricca di importanti contributi sia teorici che sperimentali.
Nella presente pagina la trattazione sarà limitata, alla esposizione della genesi del fenomeno,
a tal une manifestazioni dello stesso che hanno particolare importanza dal punto di vista
acustico-subacqueo, quali il rumore prodotto e gli assorbimenti di energia acustica in
liquidi cavitanti, nonché ai fattori che influenzano l'insorgenza della cavitazione e
che hanno importanza per le applicazioni tecniche connesse con la scoperta sottomarina.
Come è noto il fenomeno della cavitazione consiste nella espansione, successiva contrazione
ed esplosione di nuclei di vapore contenuti in un liquido quando in questo si determini una
pressione più bassa della tensione di vapore relativa al liquido di cui si tratta ed alla
temperatura alla quale questo si trova.
Le cause più frequenti di cavitazione sono le variazioni di pressione che si determinano
in un liquido in conseguenza o del moto di un corpo solido o della propagazione di un' onda
acustica molto intensa.
Nel primo caso il fenomeno è attribuibile alla rotazione delle eliche dei semoventi marini
così come è illustrato in figura 1, dove l'esplosione delle bolle prodotte dall'elica
generano il rumore che caratterizza, in parte, il semovente;
Il parametro "v" che stabilisce la velocità limite al di là della quale si instaura la cavitazione
delle eliche è determinato dall'espressione:
"v" = 2 ( Po - Pv ) / ( ρ Vs )
dove:
Po è la pressione ambiente
Pv è la tensione da vapore d'acqua
ρ è la densità dell'acqua
Vc è la velocità di rotazione del bordo delle eliche
Per valori di "v" < 0.2 si ha sempre l'innesco della cavitazione
Il fenomeno è impossibile per "v" > 6.
Nel secondo caso il fenomeno è dovuto all'eccitazione di un trasduttore
elettroacustico che per eccesso di potenza genera, con le sue vibrazioni, la formazione di bolle
di cavitazione nella zona d'acqua che lambisce il trasduttore stesso.
Il rumore prodotto dalla cavitazione del trasduttore è, evidentemente, d'intensità irrilevante
rispetto al livello del segnale acustico trasmesso è non contribuisce significativamente al rumore
globale del semovente.
Nella trasmissione di onde acustiche subacquee con trasduttori se si genera il fenomeno della
cavitazione la potenza emessa si perde in parte per la formazione delle bolle.
Per tale ragione è utile ricordare che a regime impulsivo, per la frequenza di circa 10000 Hz,
la superficie di un trasduttore riesce a inviare in acqua una potenza acustica di circa
2.5 Wac / cmq senza che si sviluppi il fenomeno della cavitazione.
Lo spettro del rumore di cavitazione è continuo con un andamento a campana; a partire dalle
frequenze più basse esso sale con una pendenza di circa 6 dB/ottava. raggiunge il vertice, poi
comincia a diminuire con una pendenza di -6 dB/ottava; al diminuire della profondità dei mezzi
sottomarini o al crescere della velocità per ogni mezzo marino, cresce l'ampiezza del picco e
la sua posizione si sposta verso le basse frequenze; all' aumentare della profondità per i sottomarini
al diminuire della velocità per tutti i mezzi, il picco diminuisce e si sposta verso le alte
frequenze.
La posizione del picco dipende anche dalle dimensioni delle eliche e dalla loro velocità di rotazione:
ad alta velocità (e nei sottomarini a quote di immersione di modesto valore) il vertice
della campana si colloca al di sotto del centinaio di Hz; in alcuni casi anche nell' intorno dei
50 Hz; a bassa velocità, e a profondità più elevate nei sottomarini, il vertice sale in su a
valori prossimi a 1000Hz.
Alle alte velocità il rumore è determinato unicamente dalla cavitazione.
Nello spettro del rumore di cavitazione sono presenti righe tonali, le cui frequenze corrispondono
alla frequenza fondamentale di rotazione delle pale, ed alle relative armoniche; la frequenza di
rotazione dell' albero, PSR, modula le righe e lo spettro continuo; la frequenza delle pale
modula solamente, con maggiore profondità, lo spettro continuo.
In alcune condizioni dinamiche, ed anche in funzione della configurazione meccanica
e del materiale di costruzione delle pale, le eliche in rotazione generano un segnale
tonale, detto "canto delle eliche".
Esso può essere considerato come un' oscillazione
di rilassamento, cioè una specie di quelle oscillazioni che si determinano in un sistema
quando esso è eccitato da impulsi di breve durata, la cui cadenza è però tale che r eccitazione
venga fornita nella fase corretta; un fenomeno analogo si origina nei fili telegrafici,
in presenza di correnti d'aria instabili.
La figura 2 fornisce una serie di spettri tipici generati da un' elica che "canta".
Spesso un' elica, che sembra identica ad un' altra. produce un canto che nell' altra
non si manifesta; alcune volte canta una sola pala; altre volte due pale della stessa elica
cantano a frequenze differenti.
Il livello di pressione acustica generato dal fenomeno della cavitazione delle eliche può
essere evidenziato da dati relativi a navi cacciatorpediniere che navigano alla velocità
massima, in questi casi il rumore di cavitazione delle eliche è preponderante
rispetto agli altri rumori irradiati dallo scafo con la conseguenza che i valori di pressione
acustica tabulati nelle varie campagne di misura possono essere indicativi della pressione acustica
in oggetto.
Per un CT a 30 nodi il livello spettrale si estende da μPa = 180 dB / √Hz per f = 0.1 KHz
a μPa = 112 dB / √Hz per f = 100 KHz così come riportato
in figura 3; con buona approssimazione tale livello spettrale è attribuibile prevalentemente
alla cavitazione delle eliche.
Nel diagramma non sono visibili le righe di frequenza relative al canto delle eliche dato che
i dati che lo formano sono la media di innumerevoli misure in mare.