SONAR-INFO-p45
IL BATITERMOGRAFO 1) Generalità 2) Funzione del batitermografo 3)Batitermografo di vecchia generazione 4) Batitermografi di nuova generazione
In questa pagina si descrive, sommariamente, un dispositivo fondamentale a complemento del sonar: il batitermografo,
strumento che consente, mediante i suoi rilievi in mare,
i calcoli delle traiettorie dei raggi sonori così come illustrato in p24-p26-p28-p30.
Il batitermografo è un dispositivo in grado di misurare la temperatura dell'acqua in
funzione della profondità a cui è collocato.
Se il batitermografo viene filato in acqua rileva, lungo la sua discesa, il grafico dell'andamento
della temperatura in funzione della profondità così come mostra la figura 1.
Il diagramma di figura 1, relativo ad un rilievo batitermografico eseguito con uno strumento di
vecchia generazione,
è stato tracciato, all'interno del batitermografo stesso tramite un piccolo sistema
di registrazione grafico su apposita lastrina curva.
La lettura dei dati è stata eseguita dopo il recupero a bordo del batitermografo.
Dal diagramma si osserva che la temperatura è praticamente costante, circa 67° F, da profondità 0
a 55 ft, decresce fino a 58° F alla profondità di circa 100 ft, per poi crescere verso i 68° F
alla profondità di 175 ft.
Con i dati estratti dal grafico di figura 1, messi opportunamente a calcolo, si ricava un diagramma
di propagazione simile a quello riportato in figura 2 nel quale il battello S riceve i segnali
acustici emessi dal bersaglio B tramite una sorta di canale acustico che si forma intorno alla quota di
circa 100 ft, quota in cui il batitermogramma evidenzia l'inversione dell'andamento della temperatura
Il funzionamento di un batitermografo di vecchia generazione, visibile in figura 3, è così
sintetizzato:
La profondità viene determinata per mezzo della pressione idrostatica esercitata dall'acqua
sulle pareti dello strumento stesso; una molla antagonista della pressione comanda,
seguendo le variazioni di questa, lo spostamento di una lastrina ricoperta da un velo
di nerofumo, mentre la temperatura viene misurata per mezzo dell'espansione o della
contrazione di un liquido come lo xilene, contenuto in un cilindro a diretto contatto
con l'acqua.
Le variazioni di volume del liquido, proporzionali alle temperature, vengono
trasportate e segnate, mediante una molla collegata con una penna tracciante,
sulla superficie a nerofumo della lastrina: si ottiene così per ogni profondità di immersione
la corrispondente temperatura dell'acqua.
Questo tipo di batitermografo era impiegato, sia per le navi che per i sommergibili.
Tra i diversi batitermografi di nuova generazione è interessante il tipo a "perdere" che ha
la forma riportata in figura 4 .
Questo sistema, moderno ed efficiente, consiste di una sonda a perdere
formata da un termistore in grado di rilevare la temperatura dell'acqua.
La sonda viene immersa in profondità a velocità costante controllata dalla forma idrodinamica
e dal peso dell'ogiva.
La sonda, tramite il cavo segnale, è collegata ad un registratore a bordo che, tenendo conto del tempo di discesa
e della velocità di spostamento della sonda stabilisce la quota tracciando un diagramma
temp. = f(quota).
Una volta registrato il diagramma t = f(q) la sonda viene abbandonata; questo strumento è
particolarmente adatto per rilievi da navi di superficie, non si adatta bene per misure
a bordo dei sommergibili.
Per i rilievi batitermografici necessari ai sonar dei sommergibili si impiegano apparecchiature
sofisticate che, collegate direttamente ad un calcolatore dedicato, consentono il rilievo
del batitermogramma e, contemporaneamente, il tracciamento automatico delle traiettorie dei raggi acustici.