SONAR-INFO-p96
LA SCIA DEI SEMOVENTI 1)Generalità 2)Caratteristiche della scia 3)Effetto della scia sulla scoperta dei bersagli 4)La "forza" della scia e il riverbero 5)I meccanismi che generano la scia 6)Osservazioni conclusive
Effetti nella localizzazione sonar
Traduzione libera e sintetica da HNSA
Tutti i semoventi navali negli spostamenti in mare creano, in direzione opposta alla loro rotta,
una scia, sempre visibile sul mare per i mezzi di superficie, si veda figura 1a, difficilmente
visibile, se non dall'alto, per i sommergibili, si veda figura 1b.
La freccia in figura 1b indica la direzione di spostamento di un sommergibile.
Nella fase di ricerca sonar in attivo, durante l'emissione degli impulsi, la principale generatrice
di falsi echi è la scia di una nave o di un sommergibile.
Sulla natura e sugli effetti della scia che può penalizzare la localizzazione con il sonar
si tratta nei paragrafi seguenti.
La turbolenza della scia si diffonde rapidamente per una frazione della lunghezza della nave,
e si allarga leggermente in seguito.
La divergenza è stata misurata per varie scie ed è risultata variare da 0,5 ° a 5 °.
La schiuma, che la rende visibile da lontano, gradualmente scompare, ma solo molto tempo dopo
che la nave è passata.
La scia visibile di una nave ad alta velocità si estende, a poppa, da 20 a un massimo di 50 lunghezze
della nave.
Le proprietà acustiche della scia dipendono dalla presenza di bolle d'aria. Fotografie aeree
mostrano che un gran numero di bolle rimangono nella scia per diversi minuti.
E 'probabile che alcune rimangono sospese nell'acqua anche dopo che la schiuma visibile sia scomparsa.
Una ricerca sperimentale è stata condotta impiegando un sonar che emette impulsi alla scoperta di
una sfera bersaglio; tra il sonar ed il bersaglio si è creata una scia con il passaggio di una nave
di superficie.
I risultati della ricerca possono essere così sintetizzati:
1)l'eco spurio dovuto alla scia di una nave si allunga gradualmente e decresce d'intensità presumibilmente
a causa della diffusione della scia e la graduale scomparsa delle bolle nel tempo.
Questa caratteristica dell'aspetto lo rende sufficientemente discriminabile rispetto all'eco
di un bersaglio.
2)la scia crea una sorta di schermo acustico tra il bersaglio ed il sonar producendo sensibile
attenuazione dell'eco della sfera.
3)la scia investita dall'impulso del sonar crea una sensibile riverberazione che dipende, sia
dalla distanza tra sonar e scia, sia dalle dimensioni delle bolle che la formano.
Indagini simili alla precedente sono state sviluppate, con molte difficoltà, sulla scia di un
sommergibile ottenendo risultati non sempre concordanti.
Similmente alla definizione della forza di un bersaglio TS, espresso in dB, ( si veda p8 ed altri )
è stato attribuito alla scia, in base alle proprie caratteristiche riflettenti, il nome di
"forza della scia" con il simbolo TSw (dove w per wake ), anche il TSw è espresso in dB.
Il valore del TSw è legato a variabili difficilmente quantizzabili secondo la funzione:
TSw = 10 Log N δ va / (12.56)
dove:
N = densità delle bolle
δ = la sezione media di diffusione della singola bolla
va = quella parte del volume della scia che genera il riverbero
La formula, di difficile applicazione, è sostituita prevalentemente da grafici o tabelle frutto
di rilievi sperimentali; ad esempio la seguente per la scia di sommergibili:
oppure la tabella relativa al TSw di diversi tipi di navi rilevato a tre frequenze:
Nave tipo:
f = 15 KHz
f = 24 KHz
f = 30 KHz
cisterna
8.1 dB
7.7 dB
9 dB
trasporto
18.9 dB
17.5 dB
22.9 dB
petroliera
10.9 dB
10.3 dB
14.7 dB
La valutazione del riverbero dovuto alla scia colpita dall'impulso del sonar è sintetizzato
dall'espressione:
RLw = SL - 40 Log R + Sw + 10 Log va
dove:
-SL - indica il livello di pressione acustica generato durante l'emissione dell'impulso da parte
del sonar; caratteristica dell'apparato espressa in dB/microPa
-R - è la variabile indipendente che indica la lunghezza del percorso dei raggi acustici in mare;
la distanza tra il sonar e la scia
-Sw - è il coefficiente di diffusione della scia espresso in dB
-va - è quella parte del volume della scia che genera il riverbero
Questa funzione è di complessa applicabilità pratica, di gran unga più di quanto non siano
le funzioni relative alla riverberazione di volume, superficie, fondo trattate rispettivamente
in p86, p88, p90; l'elaborazione della formula è spesso sostituita da grafici sperimentali.
I meccanismi che generano le bolle della scia sono da individuarsi principalmente nella cavitazione
delle eliche; fenomeno dovuto a movimenti di corpi in acqua che aggregano, in piccole bolle, i
gas che si trovano disciolti naturalmente nei liquidi.
La scia è tanto più consistente quanto è elevata la velocità di rotazione delle eliche, dipende
inoltre dal loro profilo e dalla temperatura dell'acqua.
Una fotografie di questo fenomeno è riportata in figura 3:
Le eliche non sono l'unica fonte di bolle di cavitazione; la nave nel suo complesso si muove
attraverso l'acqua e la cavitazione può verificarsi in altre parti dello scafo tanto più
le dimensioni di queste siano piccole.
Come abbiamo brevemente accennato il fenomeno della scia è subordinato da innumerevoli variabili
difficilmente determinabili durante la navigazione ordinaria di un sommergibile in fase di scoperta
sonar.
Uno degli aspetti più significativi degli echi da scia è dovuto alla sua caratteristica di
decadenza nel tempo che lo rende distinguibile dagli echi dei bersagli veri.
La scia gioca un ruolo anche nella fase di scoperta sonar indirizzata alla localizzazione
di bersagli attivi; il rumore emesso da questi può essere mascherato dall'effetto schermante
della scia di altra unità navale.